AL SIGNOR QUESTORE DI ROMA
Dott. Carmine BELFIORE
Signor Questore,
sin dal Suo insediamento lo scrivente Le ha sottoposto le criticità lavorative del Commissariato di P.S. Viminale, un Ufficio che Lei ben conosce. La collocazione geografica dell’Ufficio in questione, porta i cittadini stranieri e non, a raggiungere il Commissariato per tutte le necessità, con ripercussioni sugli operatori che, come Lei ben sa, sono quotidianamente “in trincea” per far fronte all’incessante flusso di persone e a lavorare ininterrottamente senza avere il tempo di respirare. Come primo punto, vorrei sottoporre alla sua attenzione l’oramai insostenibile ed inaccettabile situazione che riguarda L’Ufficio Emergenza e Pronto Intervento (U.E.P.I.), che mai come presso il Commissariato di P.S. Viminale assume il vero significato del termine.
Ogni giorno, centinaia di persone si rivolgono al civico 40 di Via Farini per le denunce più disparate; da ciò ne consegue che i posti a sedere nell’androne del Commissariato risultino sempre
tutti occupati e il formarsi di lunghe file ad ogni ora del giorno e della notte davanti all’ingresso. Non è accettabile che una mole di cotanto lavoro debba ricadere sulle spalle di un solo
Commissariato della Capitale, dove arrivano per sporgere denuncia cittadini da tutta Roma e provincia, questo in ragion del fatto che spesso i Commissariati Periferici sono chiusi o sconosciuti
al cittadino o perché sui turni serali e notturni i responsabili degli Uffici Periferici sono impegnati in servizi di Ordine Pubblico. Per farle alcuni esempi concreti circa la situazione di emergenza in cui riversa l’Ufficio in oggetto e per evidenziarle quanto detta situazione abbia dell’assurdo, poco tempo fa l’addetto a U.E.P.I. fu chiamato dalla Sala Operativa per andare ad effettuare un sopralluogo, durante il turno notturno, a Civitavecchia. Ed ancora, pochi giorni fa, un intero gruppo di turisti a bordo di un pullman è giunto al Commissariato per sporgere svariate denunce.
Dunque, per quanto sopra riportato, il COISP ha ritenuto necessario documentare dette situazioni, allegando alla presente alcune foto testimonianti.
A ciò si aggiungano le difficoltà procedurali nell’acquisizione delle denunce, derivanti dal fatto che, il nuovo sistema del MIPG partito da poco, rallenta enormemente la procedura per
acquisirle, che i moduli sono poco intuitivi, che l’Ufficio denunce non ha in dotazione una tavoletta per la firma grafometrica e pertanto, i fogli devono essere firmati e protocollati su tutte
le pagine, scansionati e reinseriti nel sistema per la protocollazione in uscita. Inoltre, questo procedimento va eseguito anche per le relative CNR, le quali vanno poi inserite nel sistema NDR
per l'invio alla Procura. Per non parlare dei casi di denuncia con moduli in lingua straniera che, vista la grande mole di turisti stranieri che ogni giorno il Commissariato accoglie, non rappresenta
una problematica sporadica ma giornaliera, che rallenta ancor di più il lavoro degli operatori, non essendo detti moduli previsti dal sistema.
Ed ancora, la lungaggine per il rilascio dei permessi provvisori di guida, che prevede un ulteriore aggravio per il sottufficiale, il quale deve produrre il modulo, scansionarlo, inserirlo in
MIPG per la protocollazione, convertire il file così prodotto e inserirlo nel portale dell'automobilista.
Ebbene Signor Questore, è opportuno ricordarle che in data 23 novembre 2023, Lei convocò le Organizzazioni Sindacali per esporre il progetto in cui veniva prospettato che, per
garantire la funzionalità e l’apertura degli Uffici E.P.I. H24 era necessario un organico di almeno 17 Ufficiali di P.G., tra Ispettori e Sovrintendenti e pertanto, per garantire ciò, erano stati rinforzati
ben 12 Uffici tra Distretti e Commissariati. Mettendo da parte numeri e studi effettuati per giungere a tale risoluzione, l’esperienza e la conoscenza della Questura di Roma nella realtà,
permetteva al sottoscritto di essere lungimirante circa il mancato successo di detta iniziativa e di esporle il proprio scetticismo al riguardo durante l’incontro.
Per tutte le problematiche sopra esposte si ritiene dunque, che l’addetto a U.E.P.I. del Commissariato di P.S. Viminale non possa far fronte da solo all’enorme mole di lavoro e a tutte
le difficoltà che ne derivano, perché proprio questo incessante lavoro può portare, delle volte, a commettere degli errori, per i quali gli operatori sono spesso additati invece di essere supportati.
Inoltre, nonostante l’ingrato compito che spetta ai colleghi in questione, non sono previste indennità, se non uno straordinario centellinato.
Si precisa che la problematica “U.E.P.I.” non è l’unica riguardante il Commissariato. Ad essa si aggiunga il quotidiano impiego del personale nei servizi di Ordine Pubblico, servizi che
sottraggono operatori alle attività di un Commissariato già in forte affanno e giunto allo stremo, considerando anche la nuova disposizione sul rilascio dei passaporti, disposizione che ha portato
ad un sovraccarico di lavoro e che ha costretto gli operatori a concentrarsi sulle pratiche dei passaporti, distogliendosi da altre attività, in quanto non in grado di portarle avanti, come rilascio
di porto d’armi, pratiche per gli stranieri, licenze varie e controlli agli esercizi pubblici. Signor Questore, nonostante queste numerose difficoltà portino ad un lavoro estenuante,
gli uomini e le donne del Commissariato Viminale ogni giorno, con dedizione e impegno, sono presenti per far fronte a tutte le necessità dell’Ufficio ma non possono essere abbandonati.
Pertanto, chiediamo un Suo intervento risolutivo a tutte le problematiche sopra esposte, al fine di permettere ai colleghi di svolgere il proprio lavoro al servizio del cittadino al meglio e con
serenità, all’interno di un Commissariato cardine e punto di riferimento per tutta la cittadinanza e per tutta la Questura di Roma.
In attesa di un cortese e urgente cenno di riscontro, si porgono cordiali saluti.
IL SEGRETARIO GENERALE PROVINCIALE
Michele SPROVARA
