Egregio Signor Questore, in merito alla problematica in oggetto, eravamo convinti che i suoi buoni propositi, ricordiamo una Sua circolare del gennaio scorso, avessero trovato una soluzione. Abbiamo invece appurato che la problematica si è ripresentata più volte nei mesi scorsi, si è quasi cronicizzata, divenendo una prassi quotidiana ed ordinaria. In particolare, pochi giorni fa, vi è stato un episodio che, considerato l’elevato numero di minori, ha costretto molti Uffici a bloccare l’uscita delle autoradio del controllo del territorio al fine di garantirne, presso i propri Uffici, la vigilanza e l’assistenza. In taluni di questi casi, la permanenza di questi soggetti si è protratta per quasi una settimana, mettendo a rischio la salute dei colleghi e degli stessi minori, costretti a “sopravvivere” in ambienti non idonei. Senza tenere conto di eventuali conseguenze di carattere giudiziario nel caso in cui uno di questi minori si fosse rivolto ad uno studio legale per denunciare le condizioni di permanenza nei locali dei Commissariati. Nella suddetta circolare si parlava di un accordo con la Croce Rossa Italiana per la temporanea presa in carico dei soggetti stranieri e minori non accompagnati. Questa prassi avrebbe sollevato gli operatori di Polizia dei Commissariati dall’impiego, per più turni e giorni, per la ridetta vigilanza ed assistenza. Vorremmo sapere perché questo accordo ad oggi non riesce a dare respiro alla Polizia di Stato. Forse è perché i posti messi a disposizione da parte della Croce Rossa Italiana sono pochi ?!?. Ma il vero problema che vuole sollevare il COISP è la permanenza per diversi giorni di queste persone negli Uffici di Polizia. Difatti, prima che la Prefettura individui le strutture di accoglienza, la vigilanza e cura dei minori è a carico degli operatori di Polizia dei Commissariati ed Uffici di P.S. dove questi soggetti si presentano. Signor Questore, è necessario un Suo ulteriore ed incessante intervento presso le sedi opportune affinché si possa rappresentare l’insostenibilità della situazione: non si può bloccare la macchina del controllo del territorio e della sicurezza della Questura di Roma per la problematica dei minori stranieri non accompagnati. Il compito da assolvere da parte dei poliziotti si deve ridurre all’identificazione dei soggetti, previo accertamento sanitario da parte del 118 e successiva presa in carico da parte di enti e strutture preposte ed idonee alla vigilanza ed all’assistenza. In attesa di un cortese cenno di riscontro, l’occasione è gradita per porgerLe i più cordiali saluti.
IL SEGRETARIO GENERALE PROVINCIALE Michele SPROVARA