La Segreteria Provinciale di Latina scrive al Questore:
Egregio dott. GARGIULO,
a questa organizzazione sindacale sono giunte alcune segnalazioni circa l’invio di personale del Servizio Immigrazione presso il Gabinetto di Polizia Scientifica per conseguire, con un corso della durata di soli tre giorni, l’abilitazione fotosegnalamento PES; corso che, per come è strutturato, non può essere iscritto a matricola dai dipendenti ed essere quindi sfruttato nei concorsi interni per l’avanzamento in carriera.
L’Ufficio Relazioni Sindacali del 25/06/2020 con nota nr° 555/RS/01/ ha comunicato alla Federazione COIP-MOSAP ed alle altre OO.SS., che il Servizio Polizia delle Frontiere e degli Stranieri ha segnalato l’esigenza di creare per i dipendenti delle articolazioni territoriali un percorso formativo che li abiliti al fotosegnalamento digitale.
Nel richiamare quella precedente del 25 giugno, l’Ufficio Relazioni Sindacali in data 09 luglio successivo con nota nr° 555/RS/01/67/0/0841 ha comunicato ulteriori elementi integrativi forniti dalla la Direzione Centrale per gli Istituti di Istruzione circa il percorso formativo destinato ai dipendenti che saranno abilitati al fotosegnalamento: tale corso prevede ben 14 lezioni teoriche in cui al personale dovrà essere istruito su:
1) presupposti normativi dell’attività di fotosegnalamento;
2) fotosegnalamento dei minori;
3) indagini dattiloscopiche preventive e giudiziarie;
4) il sistema AFIS ed EURODAC metodi e problematiche.
Alle lezioni teoriche così strutturate dovranno seguire ben 22 lezioni pratiche ed al termine del corso, qualificato come “C” verrà svolto un esame con il rilascio di un attestato e riconoscimento della trascrizione matricolare.
Siamo consapevoli che la gestione dei flussi migratori sia un problema che tutte le articolazioni della Polizia di Stato debbano ognuna per la propria parte concorre a gestire, e siamo altrettanto convinti che la necessità di dare una concreta ed immediata risposta alle istanze dei cittadini sia necessario, ma questo non può e non deve passare per la mortificazione professionale prima e personale poi delle Donne e degli Uomini della Polizia di Stato.
Oltre a questo giova ricordare che la circolare nr° 5551/C3C2/191 del 12 gennaio 2001 dell'allora Capo della Polizia avente per oggetto la «Riorganizzazione degli uffici stranieri e delle squadre mobili» ha ridefinito l'organizzazione di una parte della Polizia di Stato sul territorio con la istituzione presso le questure italiane la Divisione P.A.S.I. (Polizia Amministrativa e Sociale e dell'Immigrazione) all'interno della quale è istituito l'ufficio Immigrazione: in tale circolare è stabilito che «il personale in servizio presso gli uffici Immigrazione, in ragione della peculiare professionalità posseduta, che verrà ulteriormente accresciuta attraverso una mirata programmazione di corsi di formazione, aggiornamento e specializzazione, non potrà di norma essere impiegato in altri ambiti operativi».
Il prelievo sistematico del personale dall’Ufficio Immigrazione per sopperire a contingenti esigenze dovute in particolar modo carenza di organico diventata ormai strutturale, unita al crescente numero dei posizionamenti in quiescenza del personale, sta mettendo in crisi molti uffici della provincia pontina. Tale pratica sulla quale il Capo della Polizia, con circolare 30830 del 11/05/2021, ha richiamato l’attenzione dei Questori, genera ulteriore ritardo nelle ordinarie attività dell’Ufficio Immigrazione che poi si tenta di colmare con gli open-day sui quali questa Organizzazione Sindacale ha già espresso più volte il suo scettiscismo: le basti ricordare sig. Questore che se un cittadino presenta istanza adesso gli viene concesso l’appuntamento a novembre.
Sulla scorta di quanto appena sopra richiamato, in considerazione della sua assoluta inadeguatezza, La invitiamo sig. Questore a voler valutare il corso che sta terminando il personale come semplice aggiornamento professionale di settore e la esortiamo a non impiegare il personale che eventualmente già abbia terminato le tre sessioni, in attività per cui non è stato adeguatamente formato e la preghiamo inoltre di voler procedere ad una attenta analisi del carico di lavoro che porti sollievo al personale ivi assegnato.
