Egregio Signor Questore, i poliziotti della Questura di Roma durante la situazione dovuta alla nota pandemia, hanno mostrato grande senso di responsabilità, coraggio e abnegazione al lavoro gestendo in prima linea l’emergenza e mettendo a repentaglio la propria salute nonche’ quella dei propri familiari. Nonostante il sacrificio, i poliziotti romani hanno dovuto sostenere anche le spese dei propri pasti durante l’orario di servizio ed ancora oggi non si vedono riconosciuti gli accrediti né dei previsti buoni pasto “Repas” né degli importi dovuti a ristoro dei cd “generi di conforto”... Il Coisp scrive al Questore